Amanda Setanera
Amanda, detta
Seta nera, gestisce una sfarzosa locanda nella città di
Candia. Lei stessa non fa mistero che in quell'esercizio si offrano ai frequentatori forme di conforto che esulano ampiamente dal cibo e dal bere. Si dice che il luogo sia ritiro prediletto di molti
maestri e accoliti della Spina in cerca di svago dalle fatiche degli studi arcani. Ha fatto la sua prima comparsa tra le corti in occasione della disputa tra accademie di magia del
brumaio 1262.
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Ritratto di Amanda |
Venalia
Niviana
Mercantessa
Plebea
Dicono di lei
"Ohibò, mi si presentò come una persona dedita a confortare uomini stanchi e abbacchiati, ero convinto fosse una sorta di assistente spirituale... poi mi hanno chiarito che esercitava quello che qualcuno chiama il mestiere più antico del mondo. Eppure sembrava una signorina così a modo... a volte mi sento invero un po' candido".
[1]
"Ebbi modo di notarla a Venalia ma più da vicino nel corso di un'asta nel
nevoso 1262, a cui partecipai assieme ai miei cugini
Dama Isolde e
Ser Normanno, e potei avvalorar di lei la diafana bellezza e le delicate movenze pari a quelle di una nobildonna. Anche il mio pargolo,
Ser Tristano, ne fu completamente rapito. Non fosse per i letizi costumi sarebbe stata per me cara compagnia."
[2]
- ^ Borbottii rubati ad Aldrico da Bosco Alto, artefice valniano.
- ^ racconta Selvaggia dei Monti della Spina, artefice valniana.